Abitando a pochissimi km di distanza ho potuto comodamente scegliere l'ora dello scatto: ho optato per le 16:00, momento in cui la luce solare evidenziava la trama delle rocce, mentre una nuvola passeggera ha provveduto ad ammorbidire leggermente le ombre e a raffreddare le tonalità della scena.
Pur non trovandosi molto lontano dal centro abitato, l'atmosfera che ho incontrato sul posto era calmissima: gli unici suoni che si potevano sentire erano il vento che faceva ondeggiare i rami degli ulivi ed il canto degli uccelli. L'ideale per sedersi, distendere i nervi, e pensare a quanto sia relativa la concezione del tempo, considerando i circa 3600 anni che il dolmen ha trascorso lì, immobile.
Terminato lo scatto metto il cavalletto in spalla e m'incammino verso la mia auto, quando il silenzio viene bruscamente interrotto da due autobus colmi di bambini e una jeep dei boy scout: ho fatto appena in tempo a scattare la mia foto, l'atmosfera sarebbe cambiata radicalmente nel giro di un paio di minuti.
Ma va benissimo così.
Riporto qui di seguito una breve nota, recuperata da pugliaimperiale.com:
Il dolmen della Chianca costituisce un unicum: tra i più importanti d'Europa per dimensioni e bellezza di linee e ricchezza di reperti ritrovati.
Fu scoperto il 6 agosto 1909 da Mosso e Samarelli, che vi condussero anche i primi scavi. Successivamente Gervasio approfondì le indagini nel corso del 1910. Appartenente alla tipologia della tomba a corridoio largo, si compone di cella sepolcrale e di corridoio di accesso. La cella è alta m 1,80 ed è formata da tre grandi lastroni verticali in calcare su cui poggia il lastrone di copertura che misura m 2,40 x 3,80.
Gli scavi effettuati nella cella e nel dromos hanno restituito numerosi resti ossei umani attribuibili ad una decina di individui, ed un ricco corredo funerario costituito da vasi di ceramica ad impasto, alcuni vaghi e pendagli di collana, una fusaiola e frammenti di lama di ossidiana e di selce, una falera in bronzo. Quasi al centro del dromos furono rinvenuti i resti di un focolare circolare diverse volte acceso a scopo rituale in occasione dei vari momenti di deposizione.
I'm sorry...the picture is out.
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